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Curiosità sulla Valle d'Ambiez

Per raggiungere la Val d'Ambiez, dalla chiesa di San Lorenzo si imbocca la carrozzabile che attraversa le antiche frazioni di Pergnano e Senaso, quest'ultima da alcuni anni è una delle frazioni che fanno parte della guida "I BORGHI PIÙ BELLI D'ITALIA" (ammirabili sulla destra le pittoresche chiesette di San Rocco e San Matteo) per poi giungere, su strada asfaltata, sino al Ristoro Dolomiti in località Baesa, da dove partono gran parte dei viaggi verso i rifugi del Brenta, coperti dal nostro servizio taxi jeep Margonari (si può raggiungere il Ristoro Dolomiti con l'uso di un proprio automezzo).

Di qui, si imbocca l'antica mulattiera, che porta sino al Ponte delle Scale (un nome che deriva dalle balze rocciose sulla sinistra della valle che danno, appunto, l'idea di una scala).

La strada inizia poi a salire in modo più evidente sino a giungere al Ponte di Broca (il nome deriva dagli antichi chiodi a testa larga chiamati "Broche" che venivano usati per fermare i legni tra loro, in misura più ridotta si usavano anche per borchiare i vecchi scarponi in pelle) per inoltrarsi in seguito sotto una galleria naturale formata da rocce sporgenti e inarcate che costeggia da vicino il torrente Ambièz.

Proseguendo, si giunge presso Malga Prato di Sotto, un'incantevole "casera" ora adibita a colonia estiva, circondata dagli ampi prati in quota ove gli allevatori conducono le bestie per l'alpeggio; oltrepassato in seguito il bivio che conduce a Malga Senaso di Sotto, si arriva in breve al Rifugio al Cacciatore che, adagiato al centro di un anfiteatro di guglie e torrioni dolomitici, richiama chiaramente nel nome le storie e le leggende di caccia degli uomini che lo costruirono, il crepitio dei ceppi di pino mugo che asciugarono i vestiti inzuppati, le albe rosate e i tramonti blu cobalto di stanchezza e soddisfazione. Al Cacciatore, la famiglia Margonari vi aspetta con cucina tradizionale trentina e con cordiale ospitalità.

Dal Rifugio al Cacciatore, si può poi raggiungere con un ora di cammino, il leggendario Rifugio Silvio Agostini che, sin dalla fondazione, costituisce un punto di partenza privilegiato per alcune delle più belle ed impegnative ascensioni che il gruppo Brenta offre agli appassionati. Di proprietà della Società Alpinisti Tridentini, il rifugio viene gestito ormai da anni dalla famiglia Cornella (con oggi in prima fila il figlio più giovane Roberto) che garantisce agli appassionati il calore ed il comfort che sono frutto di una meticolosa ed ultradecennale attenzione per l'ospite.

Di qui, si parte per le traversate verso i rifugi Tosa Pedrotti (raggiungibile attraverso la scala ferrata Livio Brentari o mediante il facilmente percorribile sentiero Palmieri) e XII Apostoli (raggiungibile attraverso la scala ferrata Ettore Castiglioni), oltre che per salire verso alcune delle più note mete alpinistiche quali la Cima Tosa, la Cima D'Ambièz, la Cima Ghez e la Colm Alta.

Una volta giunti in quota, a seguito delle traversate dolomitiche, è possibile ridiscendere a valle a Madonna di Campiglio (zona Vallesinella), a Malga Movlina (Val d'Algone) o a Molveno attraverso il rifugio Croz dell'Altissimo.

Da queste località, dopo l'ottima risposta di pubblico della scorsa estate, mettiamo a disposizione per gli appassionati un puntuale ed affidabile servizio di rientro mediante mini bus da 9 posti per i punti di partenza o verso le località preferite.

NOTE: I riferimenti relativi alle origini dei nomi di alcune località sono tratti dal libro "Guida alla Val d'Ambièz" di Giorgio Armani.

 

 

SERVIZIO TAXI JEEP Matteo Margonari | Tel. e fax +39 0465 734121 | Cell. +39 333 5909327 | info@taximargonari.com